Pinot Grigio Ramato 2022

Vino bianco secco da uve omonime di colore ramato, dato dal prolungato contatto con le bucce. Profumi floreali e fruttati (mela, pera, frutti di bosco). Sapore corposo con note cremose e sensazioni fruttate persistenti. Servire a 10/12°
15,30 IVA inclusa

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Spediamo singoli box da 6 bottiglie ciascuno. Puoi aggiungere le tipologie di vino che preferisci e creare il tuo box personalizzato.

Vitigno: Pinot Grigio
Luogo di produzione: Buttrio in Monte (180 m a.s.l.)
Giacitura e tipo di terreno: colline eoceniche con terreno tipicamente marnoso
Tipo di allevamenti: Guyot modificato con 10 gemme
Resa ettaro: 50 hl
Vendemmia: raccolta manuale
Malolattica: non fatta
Totale produzione: 2000 bott. da lt 0,75
Tipo di vino: bianco secco
Colore: colore ramato, dato dal prolungato contatto con le bucce
Profumo: profumi floreali e fruttati (mela, pera, frutti di bosco)
Sapore: corposo con note cremose e sensazioni fruttate persistenti
Abbinamenti: vino da antipasti, piatti a base di pesce saporiti, formaggi saporiti

Macerazione pre-fermentativa a freddo per tre giorni, pressatura soffice. Una parte ha fermentato in botti di legno da 2,25 e una parte ha fermentato in acciaio con controllo

Caratteristiche aromatiche e gustative del Pinot Grigio Ramato 

Il profilo aromatico e gustativo del Pinot Grigio Ramato è un viaggio sensoriale che lo distingue significativamente dal tradizionale Pinot Grigio. Questo vino unisce la freschezza e la leggerezza tipiche dei vini bianchi con alcune caratteristiche più complesse e strutturate, tipicamente riscontrabili nei vini rossi. 

Aromaticamente, il Pinot Grigio Ramato si apre con note fruttate vivaci e invitanti. Spesso si possono percepire aromi di frutti a bacca chiara come fragole, lampone e melograno, accostati a sfumature floreali che ricordano la rosa e la violetta. Non mancano note più delicate di frutta a polpa bianca, come pesca e albicocca, che si intrecciano con sentori lievemente speziati e talvolta un tocco amarognolo, che aggiunge complessità al bouquet. 

Al palato, il Pinot Grigio Ramato rivela una struttura sorprendentemente ricca per un vino che mantiene una certa leggerezza. L’equilibrio è la parola chiave: l’acidità è ben presente ma armonizzata, contribuendo a una sensazione di freschezza che rende il vino piacevolmente beverino. I sapori fruttati rilevati al naso si ritrovano anche in bocca, con una persistenza che regala un finale piacevolmente lungo e pulito. 

Un aspetto distintivo di questo vino è la sua texture leggermente tannica, insolita per un vino che non è completamente rosso. Questa caratteristica gli conferisce un certo corpo e una complessità che lo rendono versatile in termini di abbinamenti gastronomici e lo distinguono nettamente dai Pinot Grigio più comuni, caratterizzati da una maggiore leggerezza e semplicità. 

Abbinamenti gastronomici ideali con Pinot Grigio Ramato 

L’abbinamento gastronomico del Pinot Grigio Ramato si distingue per la sua capacità di complementare una vasta gamma di piatti, grazie alla sua struttura unica e al suo profilo aromatico. Questo vino, con il suo equilibrio tra freschezza e leggere note tanniche, si sposa magnificamente con una varietà di cucine e ingredienti. 

Iniziando dagli antipasti, il Pinot Grigio Ramato è un compagno ideale per piatti a base di pesce e frutti di mare. La sua acidità e freschezza tagliano attraverso la ricchezza di antipasti come carpacci di salmone o tartare di tonno, esaltandone i sapori delicati. Anche le preparazioni di molluschi, come cozze e vongole, trovano in questo vino un alleato, grazie alla sua capacità di bilanciare la salinità e i sapori marini. 

Passando ai primi piatti, il Pinot Grigio Ramato abbraccia un’ampia varietà di ricette. È particolarmente affascinante con piatti di pasta leggeri, come quelli a base di verdure di stagione o frutti di mare. La sua struttura leggermente tannica e il profilo fruttato si abbinano anche con risotti, specialmente quelli con ingredienti come zafferano o funghi, dove il vino può esaltare le note terrose e aromatiche del piatto. 

Nei secondi piatti, questo vino si adatta bene a piatti di carne bianca, come pollo o tacchino, specialmente quando sono preparati con erbe aromatiche o salse leggere. La capacità del Pinot Grigio Ramato di bilanciare la sua ricchezza senza sovrastare il piatto lo rende anche adeguato per accompagnare piatti vegetariani ricchi, come quelli a base di tofu o tempeh. 

Origini e storia del Pinot Grigio Ramato 

Il Pinot Grigio Ramato, una variazione affascinante e storica del più noto Pinot Grigio, vanta una storia ricca e interessante. La sua origine può essere fatta risalire ai vigneti del Nord Italia, in particolare nella regione del Friuli-Venezia Giulia. Il termine “ramato”, che in italiano significa rame, fa riferimento al caratteristico colore rosa rameo del vino, un risultato diretto del metodo di vinificazione che implica un breve contatto con le bucce dell’uva.  

Questo vino ha radici storiche profonde, con alcune testimonianze che indicano la sua presenza già nel Medioevo. In quel periodo, era comune per tutti i vini Pinot Grigio assumere una tonalità leggermente rosata, a causa delle tecniche di vinificazione dell’epoca, che differivano notevolmente da quelle moderne. Solo nel corso del tempo, con l’evoluzione delle tecniche enologiche, il Pinot Grigio ha iniziato a essere prodotto nel colore più pallido e trasparente che oggi è più comunemente associato a questo vino. 

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